lunedì 4 febbraio 2013

«Consigli» per la Settimana Santa

«Da migliorare la sicurezza, bisogna creare pacchetti turistici e impiegare bus navetta per il centro storico»

Come giudica il turista la settimana santa nissena? Cosa pensa della nostra accoglienza, delle strutture ricettive, dell'organizzazione e dell'informazione su quella che è una delle maggiori attrattive della città? A nemmeno due mesi dall'inizio dei riti pasquali 2013, s'impone indubbiamente all'attenzione il sondaggio svolto dall'Agin (l'Associazione Giovanile per l'Identità Nissena) relativo alla settimana santa dell'anno scorso, durante la quale il sodalizio presieduto da Oscar Maria Morgana ha compiuto un sondaggio finalizzato appunto a rilevare le impressioni dei forestieri convenuti in città per assistere ai vari momenti delle celebrazioni.
L'Agin ha infatti divulgato nel 2012 tra la cittadinanza, negli alberghi, nei locali pubblici ed in tanti altri esercizi cittadini un questionario relativo alla settimana santa, in doppia lingua, italiano e inglese: il questionario ha consentito di rilevare innanzitutto le presenze turistiche in città registrate per l'occasione e la relativa affluenza alle strutture ricettive, e quindi alberghi, bed & breakfast, ecc. Sono state contestualmente poste delle domande relativamente a come i turisti si sono trovati in tali strutture, per quanto tempo sarebbero rimasti ospiti della nostra città, come erano venuti a conoscenza della settimana santa, se ritenevano adeguato e soddisfacente il materiale informativo sul relativo programma: nel questionario si chiedeva altresì di avanzare eventuali proposte e suggerimenti per migliorare l'organizzazione dell'evento.
In tutto sono stati distribuiti duemila questionari, dei quali ne sono stati alla fine ritirati 720 correttamente compilati: un numero comunque abbastanza indicativo per poter desumere indicazioni sul pensiero dei nostri ospiti.
Ma vediamo nel dettaglio fornitoci dall'Agin quali erano le domande e quali sono state le risposte riscontrate nel questionario. Innanzitutto: "Come sei venuto a conoscenza dei riti della settimana santa nissena"? Andando in ordine decrescente di percentuale, il 31% ha risposto attraverso le varie Pro Loco, il 29% attraverso internet e/o social network, il 26% tramite locandine e/o cartellonistica pubblicitaria, il 14% tramite gli organi di stampa.
Seconda domanda: "Come valuti il materiale informativo che è stato utilizzato e distribuito in occasione della settimana santa"? Il 28% ha risposto buono, ma il 23% lo ha ritenuto insoddisfacente, seguito dal 19% sufficiente, dal 17% discreto e dal 13% ottimo: numeri che dovrebbero far riflettere.
Terzo quesito: "Credi che le celebrazioni della settimana santa siano rispondenti alle tue aspettative"? Il 37% ha risposto abbastanza, il 35% molto, il 19% un po' e il 9% per niente.
Un'altra domanda era relativa al giudizio sull'adeguatezza degli ambienti utilizzati e dei percorsi: il 44% ha risposto buono, il 19% sufficiente, il 13% discreto, il 12% ottimo e il restante 12% insoddisfacente.
Si passava poi al giudizio sul livello di efficienza dell'organizzazione e degli organizzatori. Queste le relative risposte: il 37% buono, il 28% discreto, il 18% sufficiente, il 9% ottimo e l'8% insoddisfacente.
Questo, invece, il giudizio sul grado di soddisfazione relativamente all'accoglienza da parte della cittadinanza nissena: il 42% molto, il 38% abbastanza, il 12% un po' e l'8% per niente (per queste ultime due voci, dunque, un totale del 20% che si dovrebbe ancora far calare…).
Il questionario, come detto, ha consentito di rilevare anche la provenienza degli interpellati che l'anno scorso erano così divisi: il 42% da Caltanissetta, il 27% dal resto della Sicilia, il 21% dall'estero e il 10% dal resto dell'Italia (anche qui si dovrebbe lavorare ancora molto…).
Per quanto riguarda l'alloggiamento, il 74% ha scelto l'albergo, il 22% è stato ospitato da privati e il 4% presso bed & breakfast. Inoltre il 51% degli ospiti si è trattenuto per una settimana, il 30% per tre giorni, il 15% per un giorno e il 3% per oltre una settimana.
Ecco, infine, i maggiori suggerimenti per gli organizzatori: migliorare la sicurezza, creare pacchetti turistici, ripristinare le vecchie tradizioni, installare servizi igienici pubblici, creare info point, agevolare le aree di parcheggio, creare servizi navetta dalle strutture ricettive al centro storico.
Questi dunque, gli interessanti dati raccolti dall'Agin che, ricordiamo, fa parte del coordinamento della settimana santa nissena e che è nata principalmente con l'obiettivo di migliorarne l'aspetto dei riti, ma orientando la propria attività anche sui temi dell'assistenza sociale, della beneficenza, dell'istruzione, della formazione, della tutela dell'ambiente, della promozione culturale, ecc.

Walter Gruttadauria 
La Sicilia 02/02/2013